L'attestato di rischio dinamico migliora il sistema assicurativo

Se possiedi una moto o auto saprai che l'attestato di rischio è un documento rilasciato dalle assicurazioni che, come una fotografia, mostra e certifica il comportamento alla guida di un assicurato negli ultimi 5 anni. Dal primo agosto 2018 l'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha introdotto un'importante novità: la registrazione degli incidenti denunciati in ritardo. È nato così l'attestato di rischio dinamico, il documento che riporta in modo fedele il comportamento alla guida dell'assicurato, considerando tutti i sinistri anche quelli tardivi pagati nei 5 anni precedenti. Queste informazioni infatti, con la precedente gestione, non comparivano sull'attestato se l'assicurato, in modo scorretto, avesse cambiato compagnia prima di denunciare il sinistro, al fine di evitare una mancata penalizzazione (malus) per aver causato incidenti. Grazie a questo importante cambiamento invece, gli assicurati in mala fede non potranno più impedire la registrazione di un sinistro tardivo percependo il bonus anzichè il malus. Questo comportamento sleale rappresentava un danno non solo per le assicurazioni ma anche e soprattutto per gli assicurati.
Le compagnie infatti, grazie al certificato di rischio dinamico, potranno individuare i clienti veramente meritevoli e premiarli con una tariffa migliore.

Per recuperare le informazioni sui sinistri tardivi è stato introdotto l'Identificativo Univoco di Rischio (IUR), un codice personale che segue l'assicurato e che semplifica la ricostruzione del suo attestato di rischio rendendolo identificabile da parte di tutte le compagnie.  Il codice abbina l'assicurato a ciascun veicolo di cui disponga. Ogni veicolo è associato ad uno IUR quindi, chi possiede più veicoli avrà uno IUR per ciascun veicolo.

Un'ultima importante novità riguarda la tabella della sinistrosità pregressa. Questa "pagella" è contenuta nell'attestato di rischio e registra gli incidenti degli ultimi 5 anni con responsabilità esclusiva e con colpa principale o paritaria (maggiore del 50% o uguale). Per determinare il bonus malus si teneva conto solo degli ultimi 5 anni di storia assicurativa ma dal 1° gennaio 2019 la tabella della sinistrosità pregressa riporterà progressivamente gli incidenti degli ultimi 10 anni, andando a creare un quadro più completo dell'assicurato.

Le nuove disposizioni porteranno quindi benefici a tutti gli assicurati onesti e apporteranno così un sicuro miglioramento al sistema assicurativo.